Vi è mai capitato di sedervi accanto ad un albero e sentirne il respiro?
Certo, le piante sono essere viventi vegetali, ma sapevate che sono in grado di muoversi, ascoltare, di vedere, annusare, di apprendere, ricordare, e di comunicare?
Sono in molti che pensano che le piante non siano sensibili. Sono invece molto più sensibili rispetto agli animali per un motivo semplicissimo: un animale quando qualcosa cambia nel suo ambiente scappa via, una pianta invece per sopravvivere ha bisogno di percepire un cambiamento con molto più anticipo, e di adattarsi.
Già Charles Darwin, nel suo libro rivoluzionario The Power of Movement in Plants, scrive: «Non è un’esagerazione dire che la punta della radice, così dotata di sensitività e che ha il potere di dirigere il movimento delle regioni adiacenti, agisce come il cervello di un animale inferiore; il cervello essendo situato nella parte anteriore del corpo, riceve impressioni dagli organi di senso e dirige i diversi movimenti». Quindi, se l’apice radicale percepisce che l’umidità dell’aria è superiore su un lato piuttosto che sull’altro, esso trasmette un’influenza alle parti adiacenti, che piegano verso la fonte dell’umidità. Quando la luce eccita l’apice della radice le parti adiacenti si allontanano dalla luce, ma quando sono sollecitate dalla gravità, le stesse parti piegano verso il centro di gravità.
Recentemente un gruppo di ricercatori delle Università di Firenze e di Bonn hanno scoperto che su ogni singola punta delle radici c’è un gruppo di cellule che comunica usando neurotrasmettitori, proprio come i nostri neuroni; e queste cellule elaborano e rispondono alle informazioni che arrivano qui da tutta la pianta. Un vero e proprio cervello diffuso che permette agli alberi di avere una sorta di autocoscienza.
Insomma, i ricercatori hanno scoperto che la biologia umana e quella vegetale sono molto più vicine di quello che si pensa.
E allora avvicinatevi alle piante del vostro giardino e guardatele da vicino, anche ad occhi chiusi. Se preferite sedetevi affianco, per terra, e rimanetevi in silenzio. Fatevi avvolgere dall’energia della terra, e lasciatevi incantare dai micromovimenti delle piante, dal loro profumo, dalla loro perfetta ed ordinata struttura. Respirate con loro, ascoltate con loro il rumore del vento e delle foglie.
Sono queste le perle sottili della vita, quelle che ti fanno apprezzare il presente, quelle che ti fanno sentire vivo e sognante. La prossima volta che passate vicino ad un albero non dategli le stesse virtù di un pilastro dell’Enel, assaporate la sua presenza e sussurrategli un buon buongiorno!